Tempo di auguri, tempo di bilanci. E di grandi aspettative per il 2023

di Gerardo Valentini

Due giorni a Natale, otto giorni al 31 dicembre. Il 2022 che si avvicina alla chiusura e che ci proietta, inevitabilmente, verso il nuovo anno. 

Sarà impegnativo, e lo sappiamo fin troppo bene. Ci portiamo in eredità gli enormi problemi con i quali siamo stati costretti a convivere negli ultimi mesi. Dall’aumento esorbitante dei prezzi dell’energia agli effetti negativi della guerra in Ucraina. Dall’inflazione oltre il 10 per cento all’Unione Europea che vacilla sotto il peso delle sue tante ambiguità.  

Dovrà essere, però, anche un anno proficuo: altri passi avanti in direzione di un’Italia più nitida e combattiva, orgogliosa delle sue capacità e pronta a farsi valere nei diversi ambiti in cui una grande nazione deve farlo. In economia e altrove. All’interno dei propri confini e sulla scena internazionale.

Lo speriamo e faremo, nel nostro piccolo, tutto quello che potremo affinché lo sia davvero. È lo scopo del nostro Movimento. È la sua ragion d’essere.

Gli auguri sono di prammatica, in questo periodo. Ma sono anche un piacere, specialmente tra persone che hanno in comune i valori fondamentali del proprio stare al mondo e che oggi, dopo la vittoria nelle elezioni del 25 settembre, stanno vedendo concretizzarsi la possibilità di un futuro diverso. Con un governo nazionale che sia stabile e coerente, grazie alla sua natura autenticamente politica, e che quindi non si limiti a barcamenarsi tra le difficoltà interne e le pressioni estere. 

Sopravvivere alle tempeste è indispensabile. Ma è l’obiettivo minimo. E non deve mai farci dimenticare che la vera e decisiva finalità è un’altra: è arrivare a una rigenerazione complessiva della nostra società, logorata da troppi anni di degrado all’insegna di uno spaventoso e dilagante miscuglio di ipocrisia e opportunismo. 

Nel 2023, quindi, ci arriviamo allo stesso tempo con molte insidie (molte zavorre) e con uno slancio ritrovato, che però è ancora “giovane” e che andrà via via irrobustito. A cominciare dalle Regionali del prossimo febbraio. Di cui abbiamo già parlato a più riprese, nelle scorse settimane, e su cui torneremo molto presto, in una chiave sempre più operativa.

Bene. Adesso ci aspettano alcuni giorni di vacanza. Anzi, di festa. Di riavvicinamento agli affetti familiari e agli amici più stretti.

L’augurio per tutti noi è di attraversarli nel modo più armonioso e gratificante. Perché gli impegni che ci aspettano, dopo, sono allo stesso tempo gravosi ed entusiasmanti.

Richiederanno le nostre migliori energie

Dovremo essere pronti.  

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