Negli anni passati i cittadini italiani si allontanano dai Btp e privilegiano i fondi pensione, nel 2014 la legge di stabilità aumenta la tassazione al 20%.

Con il passaggio dal metodo retributivo al metodo contributivo le pensioni future non saranno generose come accadeva con il metodo retributivo.

Si è reso quindi necessario valutare negli scorsi anni la possibilità di integrare la pensione pubblica con una privata.

I fondi pensione nascono proprio per soddisfare l’esigenza di compensare le carenze della previdenza pubblica.

La previdenza complementare rappresenta peraltro un’opportunità di risparmio, si può infatti dedurre dal reddito imponibile fino a 5.165,00 euro e l’agevolazione vale anche nel caso che si effettuino versamenti a favore di familiari fiscalmente a carico.

I cittadini hanno cambiato consuetudini ed hanno favorito, nella gestione dei propri risparmi, i fondi pensioni rispetto ad altri tipi di investimento.

Adesso la legge di stabilità ha aumentato la tassazione al 20 per cento per l’imposta sui rendimenti finanziari degli investimenti per tutte le tipologie di forme di previdenza complementare.

Previdenza complementare già indebolita per le minori entrate causate dalla crisi degli ultimi anni.

E’ evidente che la previdenza complementare, ormai necessaria per permettere di avere una pensione dignitosa, viene penalizzata da questi elevati aumenti della tassazione.

Un provvedimento che crea pertanto grande disagio per molti cittadini.

Giovanni Stefanacci

Coordinatore Movimento Cantiere Italia Regione Toscana